Le Sabotier du Val de Loire è un documentario del 1956 diretto da Jacques Demy.

È stato presentato alla 6ª edizione del Festival di Berlino, dove ha ricevuto una menzione d'onore come miglior cortometraggio, e al Festival du court-métrage di Tours.

Trama

Il documentario segue la vita quotidiana e la meticolosa arte di un fabbricante di zoccoli nella città francese di La Chapelle-Basse-Mer, nel dipartimento della Loira Atlantica, dove l'artigiano vive con la moglie e il figlio adottivo.

Infanzia e vecchiaia

In un'intervista apparsa su Cahiers du cinéma n° 155 del maggio 1964 il regista racconta che l'idea del film era partita da ricordi d'infanzia e di vacanze vissuti al tempo di guerra, quando i ragazzi di città erano evacuati nelle campagne. La realtà della Valle della Loira vista in dettaglio attraverso lo zoccolaio e sua moglie, con i loro affetti, amici, lavoro, il figlio adottato che crescendo per creare una nuova famiglia si distacca dal nucleo primigenio, diventa, nel linguaggio cinematografico, una riflessione sulla vecchiaia e sul non ritorno del tempo. Charlotte Garson, nel numero speciale della rivista francese dedicata a Jacques Demy, a proposito di Le Sabotier du Val de Loire, ha scritto che il film mette in scena l'esatta definizione del cinema data da Jean Cocteau, ovvero quella di "morte sul lavoro".

Note

Collegamenti esterni

  • (EN) Le Sabotier du Val de Loire, su IMDb, IMDb.com.
  • (ENES) Le Sabotier du Val de Loire, su FilmAffinity.
  • (EN) Le Sabotier du Val de Loire, su Box Office Mojo, IMDb.com.
  • (EN) Le Sabotier du Val de Loire, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).

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Le Sabotier du val de Loire + Lola

LE SABOTIER DU VAL DE LOIRE, 1955 Stock Photo Alamy

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